320. y = (1\2)^x+1 - 1
y = 2 - x
321. y = (1\2)^x
y = -2^x
comesi disegnano questi grafici?
320. y = (1\2)^x+1 - 1
y = 2 - x
321. y = (1\2)^x
y = -2^x
comesi disegnano questi grafici?
mi servirebbe un breve riassunto su il vecchio con gli stivale di vitaliano broncati
mi servirebbe un breve riassunto su il vecchio con gli stivale di vitaliano broncati
mi servirebbe un breve riassunto su il vecchio con gli stivale di vitaliano broncati
mi servirebbe un breve riassunto su il vecchio con gli stivale di vitaliano broncati
Ciao,
considera la Terra come una sfera di r.
Il raggio del pianeta è uguale a:
R=2r
Quindi raddoppiando il raggio il volume del pianeta aumenta di 8 volte,cioè
Vp=8Vt
dove Vt è il volume della Terra.
la massa del pianeta è uguale a:
Mp=d×Vp
dove d è la densità .
ma la massa del pianeta si può scrivere come:
Mp=d×8Vt
siccome Vt×d=Mt,cioè la massa della Terra, si ha:
Mp=8Mt
Quindi,anche la massa del pianeta risulta essere 8 volte maggiore a quella della Terra.
L'accelerazione di gravità del pianetà è:
gp=G × Mp/R²=G×8Mt/(2r)²= G×8Mt/4r²= G×2Mt/r²
notiamo che l'accelerazione di gravità del pianeta è il doppio di quella della terra:
gp=2gt
Pertanto il peso dell'astronauta sara il doppio del peso sulla Terra;cioe:
Pp=m×gp=m×2gt=67×2×9,81=1315 N
spero di esserti stato di aiuto.
se hai bisogno,chiedi pure.
saluti :-)
cerco le regole per la stesura di un buon tema di italiano perchè il prof. continua a dirmi che vado fuori tema.
Dipende anche dai voti che hai a scuola, molti prof bocciano anche sono per il comportamento che comprende anche a sua volta le assenze. Se non sono necessarie queste assenze (cioè se non sono per motivi di salute) cerca di evitare
Scegli quello che più sembra giusto per te, segui il tuo istinto, credimi aiuta un sacco. Se devo darti un consiglio credo proprio che il Liceo scientifico mi sembra più adatto in generale, si studia, ma non è neanche lo studio pazzo e scatenato ahaha. Fatto sta che sono entrambe ottime scuole.
ciao ti consiglio di dare un'occhiata qui:
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-12-05/l-economia-nuova-era-cinese-204540.shtml?uuid=AEk2CqND&refresh_ce=1[quote=www.ilsole24ore.com][/quote]
com'è andato l'esercizio? se hai bisogno siamo qua
Negli ultimi trenta anni l’economia cinese ha vissuto un vero e proprio boom economico, che ha permesso al Paese di diventare la seconda economia mondiale, di aumentare il benessere economico e di far uscire dalla povertà milioni di cittadini. L’apertura verso l’estero e le riforme economiche e sociali intraprese a partire dalla fine degli anni ’70 hanno innescato un percorso di crescita costante e con tassi a doppia cifra: nel 2016 il prodotto interno lordo cinese si è attestato sui 11.200 miliardi di USD, secondo solamente a quello degli Stati Uniti e superiore a quello di Giappone e Germania. Le riforme economiche promosse da Deng Xiaoping hanno quindi trasformato un Paese con una forte componente agricola nel centro manifatturiero del mondo. Lo sviluppo industriale ha successivamente innescato la crescita del settore dei servizi, tanto che dal 2013 il settore terziario è diventato il principale contribuente al PIL cinese. Nel 2016 il settore terziario ha rappresentato circa il 51% del PIL, mentre il settore secondario e primario contribuiscono rispettivamente per il 40% e il 9%.
La Cina presenta due vantaggi specifici che possono incentivare società e imprenditori stranieri a investire in loco:
è il centro manifatturiero per eccellenza;
è il primo mercato per quanto riguarda il numero potenziale di consumatori.
Il Governo cinese promuove e incoraggia investimenti stranieri nei settori caratterizzati da elevata innovazione e con un basso impatto a livello ambientale e sociale. Tra i settori più stimolati vi sono:
prodotti ad elevata tecnologia;
attrezzature e macchinari industriali ad alto grado di innovazione e energie rinnovabili.
Export
La Cina è il primo Paese per valore delle esportazioni, davanti a Stati Uniti, Germania e Giappone. Nel 2016 il valore totale delle esportazioni è stato pari a 2.100 miliardi di USD. I principali mercati di sbocco della produzione cinese sono stati gli Stati Uniti, i quali hanno rappresentato circa il 18,4% del totale delle esportazioni. A seguire Hong Kong (con circa il 13,7% delle esportazioni totali) e Giappone (6,2%). I primi dieci mercati di sbocco per le esportazioni cinesi hanno costituito insieme il 59% del totale delle esportazioni cinesi del 2016.
I prodotti cinesi esportati sono principalmente legati al settore elettronico e manifatturiero. Nello specifico i maggiori prodotti esportati sono computer (6,6%), apparecchiature per la trasmissione dati (5,6%), telefonia (4,1%) e circuiti integrati (2,7%).
Import
Il valore delle importazioni cinesi nel 2016 è stato pari a 1.580 miliardi di USD. I principali partner sono Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, con quote pari rispettivamente a 10%, 9,2% e 8,5%. La quota aggregata dei primi dieci è pari al 56%; tale dato evidenzia una elevata diversificazione dell’origine dei prodotti importati in Cina e sottolinea come molti Paesi stiano cercando di entrare in uno dei principali mercati a livello globale. I prodotti importati sono principalmente legati al settore elettronico, a quello petrolifero, della plastica, dei metalli preziosi e dei materiali chimici. In particolare le importazioni di circuiti integrati rappresentano il 9,7% del totale, seguiti da petrolio (8,8%), oro (4,7%), minerali (4,4%) e automobili (3,3%).
Negli ultimi trenta anni l’economia cinese ha vissuto un vero e proprio boom economico, che ha permesso al Paese di diventare la seconda economia mondiale, di aumentare il benessere economico e di far uscire dalla povertà milioni di cittadini. L’apertura verso l’estero e le riforme economiche e sociali intraprese a partire dalla fine degli anni ’70 hanno innescato un percorso di crescita costante e con tassi a doppia cifra: nel 2016 il prodotto interno lordo cinese si è attestato sui 11.200 miliardi di USD, secondo solamente a quello degli Stati Uniti e superiore a quello di Giappone e Germania. Le riforme economiche promosse da Deng Xiaoping hanno quindi trasformato un Paese con una forte componente agricola nel centro manifatturiero del mondo. Lo sviluppo industriale ha successivamente innescato la crescita del settore dei servizi, tanto che dal 2013 il settore terziario è diventato il principale contribuente al PIL cinese. Nel 2016 il settore terziario ha rappresentato circa il 51% del PIL, mentre il settore secondario e primario contribuiscono rispettivamente per il 40% e il 9%.
La Cina presenta due vantaggi specifici che possono incentivare società e imprenditori stranieri a investire in loco:
è il centro manifatturiero per eccellenza;
è il primo mercato per quanto riguarda il numero potenziale di consumatori.
Il Governo cinese promuove e incoraggia investimenti stranieri nei settori caratterizzati da elevata innovazione e con un basso impatto a livello ambientale e sociale. Tra i settori più stimolati vi sono:
prodotti ad elevata tecnologia;
attrezzature e macchinari industriali ad alto grado di innovazione e energie rinnovabili.
Export
La Cina è il primo Paese per valore delle esportazioni, davanti a Stati Uniti, Germania e Giappone. Nel 2016 il valore totale delle esportazioni è stato pari a 2.100 miliardi di USD. I principali mercati di sbocco della produzione cinese sono stati gli Stati Uniti, i quali hanno rappresentato circa il 18,4% del totale delle esportazioni. A seguire Hong Kong (con circa il 13,7% delle esportazioni totali) e Giappone (6,2%). I primi dieci mercati di sbocco per le esportazioni cinesi hanno costituito insieme il 59% del totale delle esportazioni cinesi del 2016.
I prodotti cinesi esportati sono principalmente legati al settore elettronico e manifatturiero. Nello specifico i maggiori prodotti esportati sono computer (6,6%), apparecchiature per la trasmissione dati (5,6%), telefonia (4,1%) e circuiti integrati (2,7%).
Import
Il valore delle importazioni cinesi nel 2016 è stato pari a 1.580 miliardi di USD. I principali partner sono Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, con quote pari rispettivamente a 10%, 9,2% e 8,5%. La quota aggregata dei primi dieci è pari al 56%; tale dato evidenzia una elevata diversificazione dell’origine dei prodotti importati in Cina e sottolinea come molti Paesi stiano cercando di entrare in uno dei principali mercati a livello globale. I prodotti importati sono principalmente legati al settore elettronico, a quello petrolifero, della plastica, dei metalli preziosi e dei materiali chimici. In particolare le importazioni di circuiti integrati rappresentano il 9,7% del totale, seguiti da petrolio (8,8%), oro (4,7%), minerali (4,4%) e automobili (3,3%).
Negli ultimi trenta anni l’economia cinese ha vissuto un vero e proprio boom economico, che ha permesso al Paese di diventare la seconda economia mondiale, di aumentare il benessere economico e di far uscire dalla povertà milioni di cittadini. L’apertura verso l’estero e le riforme economiche e sociali intraprese a partire dalla fine degli anni ’70 hanno innescato un percorso di crescita costante e con tassi a doppia cifra: nel 2016 il prodotto interno lordo cinese si è attestato sui 11.200 miliardi di USD, secondo solamente a quello degli Stati Uniti e superiore a quello di Giappone e Germania. Le riforme economiche promosse da Deng Xiaoping hanno quindi trasformato un Paese con una forte componente agricola nel centro manifatturiero del mondo. Lo sviluppo industriale ha successivamente innescato la crescita del settore dei servizi, tanto che dal 2013 il settore terziario è diventato il principale contribuente al PIL cinese. Nel 2016 il settore terziario ha rappresentato circa il 51% del PIL, mentre il settore secondario e primario contribuiscono rispettivamente per il 40% e il 9%.
La Cina presenta due vantaggi specifici che possono incentivare società e imprenditori stranieri a investire in loco:
è il centro manifatturiero per eccellenza;
è il primo mercato per quanto riguarda il numero potenziale di consumatori.
Il Governo cinese promuove e incoraggia investimenti stranieri nei settori caratterizzati da elevata innovazione e con un basso impatto a livello ambientale e sociale. Tra i settori più stimolati vi sono:
prodotti ad elevata tecnologia;
attrezzature e macchinari industriali ad alto grado di innovazione e energie rinnovabili.
Export
La Cina è il primo Paese per valore delle esportazioni, davanti a Stati Uniti, Germania e Giappone. Nel 2016 il valore totale delle esportazioni è stato pari a 2.100 miliardi di USD. I principali mercati di sbocco della produzione cinese sono stati gli Stati Uniti, i quali hanno rappresentato circa il 18,4% del totale delle esportazioni. A seguire Hong Kong (con circa il 13,7% delle esportazioni totali) e Giappone (6,2%). I primi dieci mercati di sbocco per le esportazioni cinesi hanno costituito insieme il 59% del totale delle esportazioni cinesi del 2016.
I prodotti cinesi esportati sono principalmente legati al settore elettronico e manifatturiero. Nello specifico i maggiori prodotti esportati sono computer (6,6%), apparecchiature per la trasmissione dati (5,6%), telefonia (4,1%) e circuiti integrati (2,7%).
Import
Il valore delle importazioni cinesi nel 2016 è stato pari a 1.580 miliardi di USD. I principali partner sono Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, con quote pari rispettivamente a 10%, 9,2% e 8,5%. La quota aggregata dei primi dieci è pari al 56%; tale dato evidenzia una elevata diversificazione dell’origine dei prodotti importati in Cina e sottolinea come molti Paesi stiano cercando di entrare in uno dei principali mercati a livello globale. I prodotti importati sono principalmente legati al settore elettronico, a quello petrolifero, della plastica, dei metalli preziosi e dei materiali chimici. In particolare le importazioni di circuiti integrati rappresentano il 9,7% del totale, seguiti da petrolio (8,8%), oro (4,7%), minerali (4,4%) e automobili (3,3%).
ciao, qui trovi storia in breve e ampliamento dal 2014 del canale per permettere alle nuove imbarcazioni, più grandi, di navigare
https://www.nauticareport.it/dettnews.php?idx=6&pg=4451
Ciao, io sono un regista.
Vi scrivo perché da quello che hai scritto traspare la passione per il genere horror.
Ho visto il video, non è fatto molto bene
Se volete qualche consiglio o lezioni di regia, contattatemi pure.
Possiamo fare anche su skype.
ciao test di ammissione per facoltà universitaria? se si, per quale?
Ciao dipende da molte cose, ma principalmente dalle tue inclinazioni. Che classe frequenti?
ciao, siamo a febbraio e se ti rimangono 2-3 assenze potresti rischiare un pò, nel senso che poi sei costretto a frequentare per non incorrere nel rischio di una eventuale bocciatura
Buon pomeriggio,
sono un rappresentante di un istituto tecnico.
Con il tempo mi sono reso conto che quello non è un ruolo che non mi di addice, praticamente è un continuo litigio con gli altri rapp. in quanto abbiamo idee opposte e non ne posso più, quindi vorrei sapere se si può abbandonare tale ruolo.
Nel caso fosse possibile, subentrerebbe al posto mio colui che alle elezioni è arrivato quinto (siamo 4 rappresentanti)? Oppure è necessaria una nuova elezione?
Grazie mille per l'attenzione